Una vita d’amore

“Mai avrei immaginato…”, un’opera che vi condurrà attraverso un viaggio straordinario nella vita di Wanda. Raccontato in prima persona con una delicatezza e una profondità che toccano il cuore, questo libro è un tributo alla forza dell’animo umano, alla capacità di amare intensamente e di trovare speranza anche nelle circostanze più difficili.
Wanda ci invita a esplorare i suoi ricordi, alternando momenti del passato con riflessioni intime e testi poetici. Attraverso le sue parole, veniamo trasportati nella Napoli della sua infanzia, dove le descrizioni vivide della città, dei giochi e delle tradizioni familiari trasmettono un senso di calore e appartenenza. Questi frammenti di felicità, narrati con una dolce nostalgia, rendono ancora più preziosi i momenti di serenità che molti di noi possono riconoscere nei propri ricordi.
Crescendo, Wanda si confronta precocemente con il mondo adulto. Le sue esperienze lavorative come centralinista e le occasioni mancate delineano il profilo di una giovane donna determinata a costruirsi una vita autonoma in una società ancora profondamente patriarcale. Il desiderio di libertà, che emerge come un filo conduttore attraverso l’intero libro, mette in luce la forza di volontàe l’indipendenza che caratterizzano la sua vita.
Al centro di questa narrazione vi è la testimonianza di un amore profondo e duraturo: quello di Wanda per suo marito Giovanni e per i loro tre figli, Francesco, Barbara e Fabrizio, tutti scomparsi prematuramente. La narrazione è intrisa di un dolore palpabile ma anche di un amore eterno, che sopravvive oltre la morte e le avversità. Questa parte del racconto è particolarmente toccante, mostrando la capacità di Wanda di trasformare il lutto in una forza motrice per la sua vita.
Nonostante le numerose prove, Wanda non si è mai arresa. Al contrario, ha tratto forza dagli ostacoli incontrati lungo il cammino, dedicando la sua vita all’attivismo e all’impegno sociale. Questo spirito indomito e la sua dedizione verso cause nobili emergono con forza in queste pagine, facendo di Wanda un esempio di resilienza e coraggio.
La lettura di “Mai avrei immaginato…” è un’esperienza profondamente emozionante e, al contempo, fonte di ispirazione e riflessione. La capacità di Wanda di raccontare la sua vita con sincerità e poesia tocca le corde dell’anima, invitando il lettore a riflettere sulla propria esistenza e sui valori che la guidano. La testimonianza di Wanda è un inno alla vita, all’amore e alla capacità di non arrendersi mai, nonostante le avversità.
“Mai avrei immaginato…” non è solo un racconto di vita, ma una lezione di umanità e speranza. Chiunque desideri immergersi in una storia vera, intensa e commovente, che lascia il segno nel cuore e nella mente, troverà in questo libro una lettura preziosa e indimenticabile.

L’amore.

Cosa è l’amore?

Come si può spiegare?

Non so dare una risposta,

so solo che bisogna viverlo per capire

e noi lo abbiamo vissuto. 

Amata come solo tu potevi.

L’amore.

Era una notte particolare. Una notte di luglio afosa e appiccicosa come non mai. Poi improvvisamente si alzò il vento, un vento caldo che in quei momenti riuscì a stemperare un poco di quella calura. Come spesso capitava eravamo soli, Fabrizio e io, era il periodo in cui Giovanni lavorava fuori Roma e rientrava solo il sabato, quando era possibile.

Le nostre serate le trascorrevamo a guardare la tv; lasciavo sempre che fosse Fabrizio a scegliere un film o un programma, a me importava poco, l’importante era accontentare lui. Spesso, però, dopo cena ci spostavamo sul balcone della sua stanza dove potevamo starcene seduti a parlare e cercare di smorzare quella sensazione di attaccaticcio sulla pelle dovuta al caldo intenso e all’umidità. Ce ne stavamo ore seduti insieme a raccontarci tutto il possibile ma, come sempre, ero io che raccontavo di più. Fabrizio mi ascoltava, non mi interrompeva mai. Era sempre interessato a ciò che gli dicevo; quasi sempre gli parlavo degli anni della mia giovinezza. Quegli anni spensierati di lavoro e di sogni. Ascoltava attento, con la saggezza che avrebbe potuto avere un uomo adulto, non un ragazzo della sua età.

Anche stasera, caro Fabrizio, si è alzato il vento. Un vento caldo che però è entrato in casa e dà l’impressione che un po’ il calore si sia smorzato. Anche stasera sono uscita sul balcone per cercare refrigerio, per sedermi e parlare. Fuori è tutto buio. Si sentono le cicale e il fruscìo dei rami degli alberi che si muovono con violenza. Non sento null’altro, Fabrizio.

Mi torna in mente una di quelle sere che parlavamo e guardavamo il cielo. Una luna immensa e bianca ci guardava ed ecco che mi vennero in mente dei versi per una poesia. Mi dicesti “Mamma, scrivili subito”. Sapevi che, se non lo avessi fatto, me ne sarei dimenticata. Era il mio modo di scrivere, così di getto.

Stasera, una notte di luglio afosa e appiccicosa, ma poi si è alzato il vento…

TESTIMONIANZE

Fin dalle prime pagine ti accorgi che è un racconto che ti tiene incollato fino alle fine. Alcuni capitoli risultano essere difficili da “superare”… ma tu e Giovanni con il vostro amore immenso e grandissima forza siete riusciti a vivere nel loro ricordo e questo prevale su tutto… Come il titolo del libro: “Mai avrei immaginato…” di leggerlo in meno di quattro ore.
Grazie di Wanda.
“Ed eccomi qui cara signora Wanda, ho appena finito il libro e ho deciso di scriverle ora, con il cuore che ancora batte forte dall’emozione.
Grazie per questo bellissimo viaggio nella sua storia e nel suo vissuto così intenso. Grazie per avermi fatto conoscere un pochino di più i suoi piccoli angeli, raccontando vissuti ed emozioni così intime. Grazie per avermi accompagnata nella sua infanzia e per avermi portato fino a quegli odori e quelle sensazioni.
Cara Wanda, ho letto il tuo libro.
Mai avrei immaginato di divorarlo in due mezze giornate. Ma si sa, se la scrittura è piacevole, scorrevole e “ti prende” questo è possibile.
Ti ho conosciuta solo pochi minuti, mentre chiacchieravi con alcune ragazze dello staff dell’albergo, e parlavi della presentazione del tuo libro avvenuta la sera precedente.
Mi sono intromessa nei vostri discorsi pensando di trovarmi difronte ad una scrittrice di fama internazionale. Volevo conoscerti. Mi hai detto “no, non sono una scrittrice, sono solo una persona alla quale piace scrivere”.

“Quand’è che finisci di leggere un libro e non riesci a chiuderlo… Quando è un bel libro? Non basta. Quando è ben scritto? Non basta! No non posso chiuderlo se prima non capisco il perché di questa ondata di emozioni, il perché di queste lacrime non di tristezza ma di qualcosa che scende ancora più in profondità. Un sapore come di nostalgia. Si è nostalgia Wanda cara, per quei momenti di vita che hai descritto e che non ho vissuto, per quegli angeli che hai amato e che non ho conosciuto.