Il rito del sabato anni 50
È sabato e il profumo del brodo si sparge per tutta la casa. È un profumo avvolgente, che da calore e sa d’inverno.
Come sempre la nonna si è alzata prestissimo. Ma andrà mai a dormire? Per me vive in cucina e se non è ai fornelli sta lì seduta accanto al focolare con il suo vestito di casa e lo scialle sulle spalle. Legge, si intrattiene con zia Maria ed è sempre lì. Quello è il suo regno.
Per la nonna cucinare è un rito che si ripete per ogni settimana. È sempre lo stesso. Ogni giorno ha il proprio pranzo, non si cambia e noi già sappiamo cosa ci aspetta. Il lunedì pasta e fagioli; il martedì la pizzaiola, il mercoledì minestra che sia pasta e lenticchie o pasta e patate, non ci si può sbagliare. Poi il giovedì quasi sempre maccheroni e la carne con le patate. Un sughetto veramente buono.
Mi piace tanto. Il venerdì minestra e pesce. Al sabato c’è il rito del brodo. Sempre ogni sabato si cucina il brodo. Io sono una ragazzina che ama mangiare e quando non vado a scuola invece della zuppa di latte, preferisco farmi preparare dalla nonna un po’ di pane del giorno prima con due mestoli di brodo. È il premio per essere stata buona quella settimana e non ho fatto disperare la nonna e zia Maria per fare i compiti. La domenica è un giorno di festa e il profumo del ragù è forte e penetrante. Loro due, la nonna e zia Maria, sono in cucina a girare e rigirare quel sugo denso e rosso scuro. Da quante ore sta lì a “pappuliare” (sobbollire)? Chissà.
Il lunedì si ricomincia di nuovo con gli stessi primi. Si mangia molto pesce azzurro, specialmente le famiglie numerose perché è veramente a buon mercato.
Oggi ho eseguito il rito del brodo al sabato e la mia casa profuma di odori. Carne, carota, cipolla, sedano, prezzemolo, patata e la peperna che dà un profumo particolare al brodo.
Tranquille la peperna non è altro che la maggiorana e nel mazzetto napoletano non può mancare. Non sarebbe brodo, altrimenti.
E con queste disquisizioni e ricordi, vi abbraccio amiche e amici miei, virtuali e no.
Buon sabato
Foto source: Freepik
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